I consigli dell'Architetto
Il bagno non è solo un luogo anonimo della casa e meramente funzionale, ma un ambiente che negli ultimi tempi sta riscattando la propria importanza in qualità di spazio domestico e rigenerante.
La progettazione della stanza da bagno è un’attività complessa a livello distributivo, impiantistico ed estetico, in una forma che si cristallizza in maniera definitiva e difficile da stravolgere nel tempo.
TIPOLOGIE DI BAGNO
La prima cosa da valutare per un architetto è la tipologia di bagno da realizzare, perché differenti saranno il tipo di finiture o gli arredi presenti:
- Bagno per gli ospiti
Biglietto da visita della casa, è il bagno di rappresentanza dedicato agli ospiti. Per questo motivo è collocato nella zona giorno, preferibilmente vicino l’ingresso e, nella maggior parte dei casi, la funzione estetica riveste un ruolo di spicco in fase progettuale;
- Bagno di servizio
Qui generalmente è integrata anche la funzione di lavanderia, per questo in fase progettuale è fondamentale l’aspetto organizzativo dell’ambiente;
- Bagno padronale
Si trova nella zona notte, a servizio delle camere da letto. È utile prevedere nella progettazione del bagno padronale un grande piano per uno o meglio due lavandini e mobili contenitori dove riporre asciugamani, prodotti per il corpo e tutto quanto non si vuole lasciare a vista;
- Bagno lavanderia
Il bagno lavanderia è un vero must have soprattutto nelle dimore di piccola metratura. La progettazione in questo caso dovrà prevedere al centimetro la presenza di arredi e sanitari, al fine di sfruttare al massimo l’area a disposizione. Un mobile a colonna che schermi lavatrice e/o asciugatrice è la soluzione esteticamente più idonea, rigorosamente di colore chiaro per espandere la percezione dimensionale della stanza, così come l’organizzazione della parete con mensole e contenitori.
LE 3 REGOLE DELL’ARCHITETTO
La fase progettuale deve tener conto non solo di aspetti tecnici, ma anche dei materiali più adeguati, dello stile giusto, del tuo gusto e anche del tuo budget. Per una corretta progettazione del bagno ricorda:
1. Water e bidet in coppia
Per quanto riguarda la scelta di WC e bidet capita di sovente di doversi orientare in base agli attacchi di scarico e dell'acqua, ciò eviterà di dover realizzare nuove e spesso onerose opere murarie e idrauliche.
Ricorda che tra il bidet e il WC è bene lasciare come minimo 20 cm per la fruibilità ;
2. Il lavabo è indipendente
Il lavabo ideale per il tuo bagno? Quello che rispetta funzionalità e design, cioè quello che riesce a definire il carattere tecnico ed estetico dell'intera stanza.
Se il tuo bagno funge anche da lavanderia dovrai scegliere un lavabo adeguato, profondo e comodo.
Qualche dritta in più sul posizionamento corretto del lavabo? Tieni sempre conto della tua altezza e di chi utilizzerà lo stesso lavabo per un uso agevole e il più comodo possibile. Ma in via generica il lavabo va installato ad un'altezza, da terra, pari a circa 87 cm, dal piano finito.
3. La vasca o la doccia?
Meglio installare la vasca da bagno o la doccia?
Questa scelta dipenderà :
dal gusto personale e anche dalle tue abitudini, o da quelle di chi utilizzerà la toilette;
dallo spazio a disposizione;
dallo stile d'arredo e dal mood del tuo progetto per il bagno
Qualche consiglio?
Opta per la doccia se il tuo bagno è medio-piccolo, magari scegli un modello con piatto da 80 cm x 80 cm e che abbia gli angoli arrotondati. Oppure orientati su un modello angolare, mentre la vasca da bagno sarà l'ideale in toilette più ampie. Molto attuale è la scelta di una doccia walk in, ovvero senza ante con accesso libero.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Progettare il bagno significa rispettare le normative vigenti. In particolare mi riferisco alle norme:
igienico-sanitarie;
edilizie;
di sicurezza
Sono indicazioni da rispettare sia nella costruzione ex novo di una casa, sia nella ristrutturazione del bagno o dell'intero immobile. Ricordiamo che nel bagno vengono utilizzate sia l'acqua che la corrente elettrica e sappiamo bene che è imprescindibile garantirne la sicurezza per non incorrere in incidenti domestici anche gravi. Ecco le leggi vigenti da rispettare:
Il Regolamento Edilizio del Comune in cui è ubicata la casa, e il relativo bagno, che indica la metratura necessaria della toilette ed eventuali altre variabili e specifiche;
il DM del 5 luglio 1975 di interesse nazionale, che indica i sanitari e gli elementi indispensabili da inserire nel bagno come vaso WC, bidet, vasca da bagno o doccia, lavabo. La normativa non si esprime invece sulla metratura massima e/o minima della stanza da bagno, ma le altezze e altre specifiche.
Altezza minima soffitto del bagno
La normativa copra citata, DM 5 luglio 1975, consente di progettare bagni che abbiano un'altezza minima di 2,40 metri.
Tale misura viene calcolata dal piano calpestabile al soffitto della stessa stanza. Il limite minimo di 2,70 metri vale invece per tutte le altre stanze domestiche.
La finestra in bagno è obbligatoria?
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Secondo la normativa nazionale vigente il bagno può anche non avere la finestra, anche se preferibile per un ambiente più igienico e vivibile.
Sempre secondo le norme è però indispensabile che ci sia un'apertura verso l'esterno che garantisca il corretto ricambio dell'aria. In alternativa si potrà installare un impianto di aspirazione o ventilazione meccanica.
A sancire alcune restrizioni sulla presenza obbligatoria o meno delle finestre nel tuo bagno potrebbe esprimersi il Regolamento Edilizio Comunale.
Obbligo superfici lavabili e rivestimenti bagno
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Quando si parla di rivestimenti del bagno, specie quelli parietali, è più corretto parlare di superfici lavabili e disinfettabili. Ma cosa dice la legge e le normative vigenti? Non esiste l'obbligo di installare o creare superfici lavabili fino a 2 metri di altezza, o più. Lo scopo, infatti, questo è prettamente quello di riparare la muratura dall'acqua e solitamente, appunto, si posizionano unicamente attigue alle zone soggette a schizzi come la doccia e il lavabo. Ecco qualche consiglio tecnico ad hoc:
nell'area della doccia, cioè parliamo delle pareti circostanti il box, è meglio rivestirla fino a 2 m di altezza, se non esiste una cabina doccia completa;
nell'area lavabo-rubinetteria basta rivestire le pareti ad un'altezza di circa 1,20-1,40 m.
La scelta migliore per rivestire le altezze del bagno è sempre la ceramica, il gres porcellanato o prodotti affini che durano nel tempo, sono facili da pulire, belli da vedere e altamente igienici.
Antibagno: quando è obbligatorio?
Progettare il bagno come uno spazio fruibile, pratico e igienico significa anche prevedere un'opportuna separazione della toilette stessa dal resto della casa. L'antibagno, oltre che rivestire un aspetto pratico, è obbligatorio secondo il dm del 5 luglio 1975 e dalla maggior parte dei Regolamenti Edilizi Comunali per garantire un'idonea divisione tra locali continui al bagno. Per esempio toilette e cucina dovranno essere divisi da due porte o un disimpegno. L'antibagno, non è invece obbligatorio nel caso di bagno in camera, purché non sia l'unico bagno presente nella casa.
MISURE DA RISPETTARE NEL BAGNO
Seguire le normative vigenti non basta per progettare il bagno ideale, ma bisogna anche rispettare le misure ad hoc.
Infatti, per realizzare una toilette, grande o piccola che sia, è importante che ad esempio il vaso WC disti un minimo dal bidet, dal lavabo, ecc.
Ecco, di seguito, alcune dritte pratiche che riguardano le misure, da rispettare e da conoscere, per il progetto del bagno:
i vasi WC devono essere installati ad almeno 40 cm di distanza dalla parete;
i vasi WC devono distare dal bidet circa 20-25 cm minimi;
i bidet devono essere installati, e quindi distare, dalla parete per almeno 20 cm;
i vasi WC e i bidet hanno una larghezza di circa 40 cm e 55 cm circa di profondità , ma ne trovi in commercio anche di più piccoli e compatti;
deve essere garantito, davanti ai sanitari installati, uno spazio di passaggio di almeno 60 cm;
i lavabi hanno una profondità di circa 45-55 cm nelle versioni cosiddette standard, ma ne troverai di tante altre misure, anche mini o angolari salva-spazio;
le vasche da bagno piccole hanno larghezza standard di circa 75 cm e lunghezza di circa 170 cm;
i box doccia hanno dimensioni minime pari a 80 x 80 cm ma, anche in questo caso, potrai acquistare modelli più o meno grandi e con forme slim e salva-spazio.
ILLUMINAZIONE
La luce è sicuramente un elemento fondamentale da tenere presente nella progettazione di un bagno.
Quella naturale è sicuramente da preferire ma, in ogni caso, è necessario prevedere la presenza di impianti illuminanti adeguati, ovvero si dovrà predisporre e installare lampade, applique, lampadari o altre fonti di illuminazione adeguate allo spazio occupato dalla toilette.
La giusta luce è fondamentale per progettare il bagno e creare ambienti di qualità e salubri, per il corpo e per la mente.
In generale:
la luce naturale è la migliore fonte di illuminazione d'ambientazione, capace anche di dare il buon umore e di far sembrare più ampio qualsiasi bagno;
la luce artificiale non deve mai mancare ed è quella perfetta per rendere gli angoli del bagno ancora più funzionali, come l'area dello specchio sopra il lavabo, l'area doccia o l'angolo lavanderia.
IMPIANTO ELETTRICO
Per la co-presenza di acqua ed elettricità , alcune zone del bagno possono diventare pericolose se non correttamente progettate: per questo, anche per questo spazio è necessario predisporre un impianto elettrico adeguato. A regolare le normative e le specifiche ci pensa la norma CEI 64-8 V4 che:
stabilisce le prestazioni minime riguardo all’impianto elettrico domestico;
prescrive l’installazione di un numero minimo di punti presa per l’energia separati;
definisce l'installazione di un numero minimo di punti luce in funzione del tipo del locale, della dimensione e del livello prestazionale dell’impianto.
Qual è il numero minimo di prese da installare nel bagno di casa?
Secondo la normativa sopra citata i punti presa minimi sono due, uno in corrispondenza dello specchio e uno della lavatrice, per la quale sarebbe meglio considerare anche l'installazione di una presa schuko.
I punti luce invece dovranno essere anch'essi nel numero minimo di due. La normativa sopraccitata specifica anche che debba essere installato almeno un comando della luce in prossimità dell'ingresso della stanza da bagno.
Sicurezza
Nel progettare un bagno la progettazione e l’installazione dell’impianto elettrico devono essere eseguite con maggiori prescrizioni tecniche rispetto agli altri ambienti. Esse devono rispondere, oltre che alle prescrizioni generali di sicurezza della norma Cei 64-8, anche a particolari requisiti di sicurezza che riducono il rischio relativo ai contatti diretti o indiretti tipico dell’ambiente bagno.
In sostanza quanto più ci si avvicina alla vasca da bagno o alla doccia tanto più le condizioni di pericolo sono gravi.
In funzione della pericolosità , nei locali bagno e doccia la norma Cei 64-8 (alla sez. 701) individua quattro zone, caratterizzate da un pericolo decrescente man mano che ci si allontana dal bordo della vasca da bagno e/o della doccia. L’immagine seguente mostra schematicamente le quattro zone, indicate con colori diversi.
ZONA 0: individuata dal volume interno alla vasca da bagno o al piatto doccia;
ZONA 1: individuata dal volume sovrastante la vasca da bagno o il piatto doccia fino a un’altezza di 2,25 m;
ZONA 2: comprende il volume immediatamente circostante la vasca da bagno o il piatto doccia, estesa fino a 0,60 m. in orizzontale e fino a 2,25 m. in verticale, con la distanza verticale misurata dal pavimento;
ZONA 3: si ottiene dal volume esterno alla zona 2, o della zona 1 in caso di mancanza del piatto doccia, fino alla distanza orizzontale di 2,40 m
Le quattro zone non si estendono all’esterno del locale attraverso le aperture: questo vuol dire che l’interruttore posto fuori dalla porta del bagno è ammissibile, anche se dista a meno di 60 cm dal bordo della vasca e/o del piatto doccia.
Riassumendo:
Il dm 5 luglio 1975 definisce i minimi di legge da tenere in considerazione. In aggiunta a questo è sempre necessario consultare eventuali normative comunali.
Per il dimensionamento e la giusta progettazione dell’impianto elettrico fare riferimento alla CEI 64/8.
Per la disposizione dei portafrutti consultare la CEI 64/50.
Per quanto riguarda le dimensioni dello scarico, far riferimento alla norma UNI EN 12056-2:01.
Consultare la norma UNI 91822:2014 per l’impianto di alimentazione e distribuzione dell’acqua.
Per conoscere le dimensioni e la posizione degli impianti igienici, è opportuno sempre consultare la scheda tecnica del produttore. Questo sarà utile anche per capire la dimensione e il posizionamento preciso degli impianti di alimentazione e scarico dell’acqua.
Posizionare gli oggetti di arredo coerentemente alla loro funzione.
E voi, come immaginate il vostro bagno dei sogni?
Photocredits: https://pinterest.com
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Autrice dell'articolo:
Semeraro Simona
Architetto | Interior Designer
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