PROGETTO VALUTATO
DOORSCAPE - Concorso internazionale per l'architettura d'ingresso
Progettazione di uno spazio di ingresso
PROGETTO VALUTATO TRA I 150 PROGETTI PERVENUTI ALLA GIURIA
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IL CONCORSO​
Il concorso è nato per dare valore allo spazio di ingresso nei suoi molteplici collegamenti, accezioni e funzioni, avviando così una riflessione finora inedita in questo ambito di ricerca.
L’architetto Michele De Lucchi, che con il suo studio AMDL CIRCLE ha presieduto la giuria e curato la mostra alla Querini Stampalia, ha affermato:
“Siamo sulla porta, nel luogo che filtra l’incontro tra l’interno e l’esterno. È un confine, un passaggio attraverso due aree che proprio in quel punto si combinano e si avvolgono tra loro. Il tema mette insieme un concetto psicanalitico e al tempo stesso architettonico. Tradizionalmente il confine in architettura è una linea netta contro cui si sbatte, dove incomincia qualcos’altro. Se invece fosse un settore nel quale un po’ si sovrappongono cose che arrivano da una parte e dall’altra, si darebbe luogo a un territorio comune che non appartiene né all’uno né all’altro e che proprio per questo potrebbe diventare il luogo dell’incontro, dove i limiti delle libertà individuali si aprono accoglienti. Spazi intensi, avvincenti, d’intersecazione di individualità”.
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IDEA PROGETTUALE
Il principio ispiratore per la progettazione di questo ingresso residenziale bifamiliare trova le sue origini nella volontà di rendere tale spazio, erroneamente considerato solo di passaggio, un luogo dedicato all’accoglienza, alla meditazione e alla protezione dal mondo esterno: non è un caso, infatti, che l’unica apertura è limitata a quella della porta di ingresso, lasciando che la luce del giorno e quindi il vero contatto con il mondo esterno avvenga dall’alto, in un cammino di elevazione verso l’intimità della casa che ha il suo contatto con il cielo. Lo spazio che si apre appena varcata la soglia è destinato a far riflettere e a dare attenzione alla spiritualità: la presenza dei doppi elementi naturali, l’acqua da una parte e la terra ed il verde dall’altra, rimandano all’ancestrale rapporto dell’uomo con la natura. Le forme circolari protagoniste di questo spazio progettato hanno il compito di “abbracciare” chi entra e protendere verso il mondo chi invece esce.
La percezione di accoglienza verso il luogo intimo abitato e di libertà verso il luogo urbano e sociale varia, dunque, sulla direzione dello sguardo e la porta diviene l’unico filtro tra queste due realtà.
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